COXARTROSI

Si tratta di un processo infiammatorio cronico degenerativo che coinvolge in modo doloroso, l’articolazione dell’anca (coxofemorale), all’inizio si manifesta solo in loco, poi col tempo peggiorando si irradia anche all’inguine e al ginocchio, con una conseguenziale rigidità e limitazione funzionale dell’intero arto. La coxartrosi viene distinta in due classi: una primaria che riguarda la familiarità, l’artrosi, l’età avanzata, il sovrappeso; una secondaria che è legata a fattori traumatici (fratture del femore, emartrosi, idrartrosi), fattori di tipo osteoarticolare (osteonecrosi cefalica femorale), malformazioni scheletriche (scoliosi, valgismo o varismo alla ginocchia), fattori di tipo articolare (displasia congenita), fattori occupazionali (professioni che costringono a un utilizzo eccessivo dell’articolazione coxo-femorale), fattori metabolici ed endocrini (artrite reumatoide, diabete, gotta). La descrizione dei sintomi, la modalità di insorgenza del dolore e alcuni test, possono aiutare nella valutazione associando anche una RX per valutare lo spazio articolare e l’eventuale diminuzione, la presenza di osteofiti o altro. In fase acuta si consiglia riposo ed eventuale riduzione del peso (in caso di sovrappeso), è utile l’utilizzo di una stampella per agevolare la deambulazione, associando il tutto ad un trattamento fisioterapico con terapie fisiche come: Tecar, Laser, Magneto, Crioterapia, Ultrasuoni e Rieducazione funzionale. Successivamente è utile fare un Esame Posturale, per correggere ed equilibrare la distribuzione del carico corporeo durante la fase di appoggio della gamba, per ridare al bacino e alla colonna vertebrale la sua funzione fisiologica e morfologica; in seguito se necessita è opportuno fare uso di Plantari.