Il Linfodrenaggio o Drenaggio Manuale è una
metodica riabilitativa utile nei casi in cui si presenta un’anomalia o un rallentamento della
circolazione linfatica e venosa; nella maggior parte dei casi in presenza di un
edema (linfedema), che si manifesta con un gonfiore localizzato, tensione e pesantezza.
Esistono due importanti metodiche di linfodrenaggio manuale (Leduc e Vodder),
per entrambe lo scopo principale è quello di veicolare il fluido
linfatico in eccesso, dall'area gonfia ad un'area vuota, dove il sistema linfatico funziona normalmente, in modo che
possa essere riassorbito. Le cause
primarie del linfedema sono rappresentate da anomalie congenite del
sistema linfatico, sia morfologiche che funzionali, ma spesso questo può
manifestarsi anche in età più o meno avanzata.. Le cause secondarie invece possono essere rappresentate da un post intervento
chirurgico con asportazione dei linfonodi, oppure in seguito a trattamenti con radioterapia o in seguito a traumi di
qualunque genere (ad es. infezioni o farmaci edemigeni). In alcuni casi, la
causa scatenante può essere anche una semplice bruciatura cutanea o una puntura
d’insetto; questo accade perché il sistema linfatico già compromesso da un’anomalia
genetica, non riesce a compensare l’edema causato dall’evento esterno scatenante,
quindi il sistema va in sovraccarico funzionale, favorendo il manifestarsi
della patologia. I trattamenti con linfodrenaggio sono molto utili in caso di Lipedema, purtroppo spesso confuso come un semplice problema estetico, ma in realtà si tratta di una vera e propria patologia. Il Lipedema
è una malattia progressiva che si manifesta quasi esclusivamente nel sesso
femminile,
ed è caratterizzato
da un accumulo atipico di tessuto adiposo inizialmente sui fianchi e sulle
cosce,
con la tendenza a rendere i fianchi molto larghi. All’inizio il
pz. ha la tendenza
a procurarsi lividi con facilità e al tatto percepisce come dei piccoli noduli sottocute, poi in fase avanzata tende a sentire dolore, calore e
pesantezza agli arti
inferiori, spesso la sintomatologia arriva ad interessare anche l’addome e gli arti superiori. La metodica di linfodrenaggio manuale più usata,
più completa e più funzionale è quella secondo il “metodo Vodder”, un insieme di tecniche basate su movimenti di pompaggio ritmici eseguiti con
una o due mani in direzione prossimo distale, questa dal 1936
ad oggi risulta la migliore terapia coadiuvante ed è di grande aiuto per il miglioramento della
sintomatologia dolorosa.
In alcuni
casi ai trattamenti con linfodrenaggio manuale si associano anche trattamenti con la Pressoterapia,
un’apparecchiatura elettromedicale che si basa sulla pressione esterna degli arti e delle
altre parti del corpo
(addome e fianchi), i quali una volta inseriti in specifici gambali, bracciali e fascia addominale, vengono gonfiati in maniera sequenziale, alternando la
compressione alla decompressione. La durata di un ciclo di linfodrenaggio varia tra le
10 e le 15 applicazioni, con la frequenza di 3 volte a settimana per circa 30/40
minuti di applicazione, il tutto però è legato sempre alla gravità e alla tipologia
della problematica.