RIABILITAZIONE SPORTIVA



La riabilitazione sportiva raggruppa un insieme di tecniche di fisioterapia usate per il trattamento nella maggior parte dei casi di patologie di origine traumatica e alcune post operatorie, mirate per il recupero di atleti in seguito ad un handicap temporaneo di una determinata area anatomica lesa. Ciò avviene in tutte le discipline sportive e spesso i trattamenti sono comuni anche per sport diversi, la valutazione invece è individuale e deve essere efficace per determinare tempi ottimali di recupero, veloci ma non eccessivamente rapidi, per non far si che si riproponga la patologia in seguito ad eccessiva fretta. Prima di iniziare un programma riabilitativo sportivo, per localizzare la parte lesa e l'entità del danno si eseguono alcuni esami specifici come RMN, RX, TAC, ECO. Una volta valutato il tutto si passa alla prima fase della riabilitazione, cioè la gestione del dolore e/o di un eventuale edema; poi si passa ad una seconda fase, cioè allo stretching e ai vari esercizi, per poter recuperare la resistenza, la forza, la flessibilità, l’equilibrio e la propriocezione; infine si passa alla terza fase, molto importante e utile per il recupero degli schemi motori e per la riacquisizione del normale tono muscolare, cioè si tratta di una riabilitazione sport specifica, nella quale l’atleta recupera tutti i movimenti e i gesti tipici dello sport che pratica, in effetti è una ri-atletizzazione nella quale riprende la corretta condizione fisica per il ritorno all’attività sportiva. Nel quadro delle problematiche affrontate a livello statistico le patologie traumatiche più diffuse per le quali si pianificano strategie di recupero nella riabilitazione sportiva sono il ginocchio, la spalla e il tendine di Achille. Purtroppo per il totale recupero non esiste una tempistica certa, ogni caso è a sé, ma attualmente la disciplina della fisioterapia sportiva ha tanti strumenti e opportunità, sia per quanto riguarda innovative tecniche di esercizi, massaggi, kinesiterapia, applicazioni di taping, bendaggio e uso di tutori, che per quanto riguarda innovative apparecchiature elettromedicali, per risolvere con tempi rapidi il disagio dell'attesa. Negli ultimi anni, con l’avanzare delle tecnologie e delle esigenze dell’atleta, prima che lo stesso torni alla sua normale attività sportiva, viene sottoposto oltre che alla classica valutazione muscolo-scheletrica e propriocettiva anche ad una valutazione posturo-podalica, cioè si esegue un Esame Baropodometrico e Stabilometrico col quale si analizza l’appoggio del suo piede, il passo, la camminata e la corsa, individuando eventuali alterazioni di carico e le loro cause. Successivamente in base ai risultati ottenuti dagli esami sopra citati viene creato un plantare specifico e personalizzato per l’attività sportiva svolta, migliorando così l’appoggio del piede e di conseguenza la performance motoria, ma soprattutto eliminando i dolori e riducendo il rischio infortunio causato da uno scorretto appoggio.